martedì 23 settembre 2008

NESSUNO E' PADRONE DELLA VITA DI UN ALTRO

DEA Età: 40 ANCHE IO SONO STATA TRADITA. RACCONTARE LA STORIA è INUTILE, PERCHè MOLTO SIMILE A TANTE ALTRE. IL DOLORE CHE ANCORA PROVO (è TRASCORSO UN ANNO) è INDESCRIVIBILE PERCHè DALMIO COMPAGNO NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO.S IAMO INSIEME ORMAI DA 22 ANNI, ABBIAMO UN BIMBO DI SEI ANNI E MEZZO. e' STATO SEMPRE LUI A RICORDARE CHE SE QUALCOSA FOSSE ANDATO MALE, PRIMA ANCORA DI TRADIRE,A VREMMO DOVUTO COMUNICARE IL NOSTRO CAMBIAMENTO, ALL'ALTRO.MA NON è STATO COSì...SONO SEGUITA DA UN TERAPISTA, E DEVO AMMETTERE CHE è DURA. SONO AFFRANTA, MA ANCORA PIù PENSIEROSA, NON SO' SE CIò CHE STO FACENDO ABBIA UN SENSO, MI SPIEGO...ME LO HA CONFESSATO DOPO CHE AVEVO SCOPERTO D'ESSERE RIMASTA INCINTA (IN SEGUITO ALLA CONFESSIONE HO ABORTITO) MI HA DETTO CHE ERA CONFUSO, E CHE NON SAPEVA CHI DELLE DUE SCEGLIERE. iMMAGINATE LA MIA DISPERAZIONE...HO PIANTO, L'HO SUPPLICATO (NON POTEVAMO DISTRUGGERE QUANTO AVEVAMO COSTRUITO E CREDUTO). OGGI SIAMO ANCORA INSIEME, MA COL SENNO DEL POI MI RENDO CONTO CHE HO COMMESSO TANTI ERRORI NELLA CONDUZIONE DI QUESTO PROBLEMA. NON AVREI DOVUTO MANIFESTARE IL MIO DOLORE E LA MIA DISPERAZIONE (HO CONDIZIONATO LE SUE SCELTE?) lUI DICE DI NO, DICE CHE ORA MI AMA. (COSA VUOL DIRE, FORSE ERA TROPPO ARRABIATO CON ME PERCHè L'AVEVO TRASCURATO?) DURANTE LA SUA CONFESSIONE SI è INFATTI LAMENTATO CHE IO L'HO SOFFOCATO.STAVAMO ATTRAVERSANDO UN PERIODO DIFFICILE, IL MIO BIMBO MI RIEMPIVA LE GIORNATE, AVEVO GROSSI PROBLEMI A LAVORO,ERO STANCA PERCHè DOVEVO PENSARE TUTTO IO A CASA (LUI LAVORA FUORI E VIENE I FINI SETTIMANA), LA SERA NON DORMIVO PERCHè AVEVO LA TESTA SEMPRE AL BIMBO.QUANDO LUI TORNAVA NON AVEVO VOGLIA DI FARE SESSO E CADEVO SFINITA NELLE BRACCIA DI ORFEO. lA NOSTRA VITA ERA DIVENTATA MONOTONA. IO PUR AMANDOLO NON RIUSCIVO AD ESPRIMERE CHE RANCORE. ERA TROPPO PRESO DAL SUO LAVORO, NON CAPIVA LE MIE DIFFICOLTA' L'HO PERDONATO, E' STATO DIFFICILE. lA RABBIA CHE HO AVUTO è STATA GRANDE. MA ANCORA MI CHIEDO SE LUI SI SIA VERAMENTE PENTITO. MI CHIEDO SE NON è STATO PER LUI UN RINUNCIARE ALL'ALTRA, MADRE D'UN FIGLIOAVUTO DA UNA STORIA ORMAI FINITA. lEI è STATA ANCHE A CASA MIA, MI HA CONOSCIUTA, HA VISTO MIO FIGLIO...CHE RAZZA DI DONNA è UNA CHE CERCA L'AMORE D'UN UOMO SPOSATO? SI DICE CHE SE UN MATRIMONIO VA MALE è PERCHè NELLA COPPIA CI SONO PROBLEMI INSOLUTI... MA CHI NON HA PROBLEMI INSOLUTI A QUESTO MONDO? PIUTTOSTO CREDO INVECE CHE DIPENDA DAL GRADO DI TOLLERABILITA' DI OGNUNO DI NOI. ANCHE IO HO SOPPORTATO MOLTE COSE DA MIO MARITO, HO DOVUTO PIEGARMI A MOLTI MODI DI FARE SUOI. MA SEMPRE CON L'AMORE E LA CONSAPEVOLEZZA DI CHI Sà CHE LA VITA DI COPPIA COMPORTA DEI COMPROMESSI E NOI DONNE SIAMO SPESSO LE PIU' ACCONDISCENDENTI.S TO CERCANDO DI RIPRENDERMI Là DOVE LUI RITIENE SONO VENUTA A MANCARE (ANCHE LUI DEL RESTO SI STA IMPEGNANDO), MA A VOLTE MI CHIEDO E SE NON RIUSCISSI ACORREGGERMI DEL TUTTO? HO VANIFICATO TUTTI I MIEI SFORZI? iO LO AMO FORSE ANCHE IN MANIERA ESAGERATA,MA COME SI Fà A TROVARE LA VIA DIMEZZO? FORSE SONO ANCHE IO UNA DONNA CHE AMA TROPPO?HO PAURA DI RIMANERE SOLA, E' VERO , MA è ANCHE VERO CHE LO AMO. COME FA UN UOMO A CONFONDERSI NEGLI AFFETTI? VORREI TANTO CONOSCERE IL SUO PENSIERO, MA FORSE CREDO SIA MEGLIO DI NO. TORNARE SU QUANTO CI E' ACCADUTO NON è POSSIBILE ALMENO PER IL MOMENTO. iN CHE SITUAZIONE MI SONO IMBARCATA? RIUSCIRò AD USCIRNE VIVA? HO PAURA DI RICADERE NELLA DEPRESSIONE CHE MI HA ACCOMPAGNATA IN QUESTI ULTIMI MESI, ALLE CONTINUE DOMANDE E MASTURBAZIONI MENTALI CHE MI SONO FATTA. AIUTATEMI A CAPIRE... fORSE AVREI DOVUTO LASCIARLO LIBERO? NESSUNO è PADRONE DELLA VITA D'UNALTRO... SONO CONFUSA

ANDAVA FORSE TUTTO TROPPO BENE ?

ranuncolo_2008 Età: 38 Buongiorno a tutti, per la prima volta nella mia vita mi ritrovo a scrivere una lettera a voi percercare di sfogare tutta la mia rabbia e il mio immenso dolore. Fino a qualche giorno fa credevo di essere la donna più fortunata del mondo....un marito che credevo fedele, una vita sessuale appassionante, una bimba meravigliosa, una famiglia benestante. Suscitavamo moti di gioia e anche d'invidia per essere stati ( parlo alpassato) una coppia di quelle da favola...belli, intelligenti, sempre pronti uno per l' altro, insieme da 6 anni, sposati da 4 con una bimba di 2 anni, regalo che coronava il nostro grande amore. Lui, uomo dal passato sentimentalmente girovago...sembrava aver trovato in me la donna dei suoi sogni, quella che gli avrebbe dato stabilità affettiva.C'è sempre stato dialogo tra noi, piccole incomprensioni assolutamente irrilevanti, niente non andava male... anzi da poco avevamo una nuova cassa con l' idea di allargare la famiglia. E poi, come da copione, non sò cosa mi spinge a prendere il mano il suo telefono...e mi cade il mondo addosso. 2 sms inequivocabili, lui che le giura di amarla e di non poter far a meno di lei e lei una nostra dipendente...una che consideravo amica che già da qualche mese lavorava presso di noi e già nel passato aveva fatto parte dl nostro teem. Alta, bionda, giovane ( 23 anni ). lui giura che è successo una sola volta, ma a me non importa, è successo e basta, non importa quante volte. Lui che giura di amarmi, che non vuole perdere me e la piccola, che non capisce perche è successo.Io ho sempre saputo che le donne gli piacevano, ma ero veramente e stupidamente convinta che non avrebbe mai messo a rischio il nostro rapporto per cedere ad una passione.. Lei se ne è andata, dice che non si sentono più, ma io ho perso tuttta la gioia di vivere. Dice che vorrebbe un aiuto esterno, un terapeuta, che lo aiuti a capire il perchè ha fatto ciò che ha fatto senza avere dei problemi di coppia. Ripete che non la ama e lo ha scritto cosi.... Mi sono distrutta in pianti e disperazione, mai davanti a mia figlia ed è per lei che sono ancora qui. Come posso continuare ancora con un uomo cosi...Credetemi non c'era niente che non andava e allora mi domando andava forse tutto troppo bene?

martedì 2 settembre 2008

VITTIMA DI UN DIABOLICO DISEGNO

E' una storia diversa... ma in fondo uguale alle altre.
Sono stato innamorato di una donna da quando eravamo ragazzini, siamo stati insieme per metà della nostra vita. Poi le incompatibilità sono diventate ruggini e la ruggine mangia tutto. E' stata la persona più importante della mia vita ma a volte gli eventi ti allontanano come fossero un tornado.
Ho conosciuto una ragazza con la quale abbiamo cominciato a frequentarci. Non riuscivo a credere che si potesse trovare una persona che ti estasiasse con ogni singola sfumatura del suo essere. L'illusione che "l'altra meta della mela" fosse possibile. Siamo andati avanti per oltre un anno e ogni giorno credevo che fossi l'uomo più fortunato del mondo. Non ho mai fatto tanto per qualcuno, non ho mai rispettato e protetto qualcuno fino a quel punto. Mai nessuno mi aveva fatto sentire così importante. Mai nessuno mi aveva illuso fino a quel punto.
Oggi posso solo dire di essere stato la vittima di ancora non so quale diabolico disegno. Sto cercando di capire se la mia vita dovesse riservarmi tutto questo perchè in qualche modo lo meritassi. Eppure non ci riesco.
Sono stato tradito da questa persona, sono stato tradito sempre sessualmente. Sono stato tradito con una persona a me estranea per la quale ha provato interesse. Sono stato tradito sessualmente con un mio amico stretto perchè il piacere che dava tale trasgressione è stata più forte di qualunque sentimento. Ho seguito strade che non pensavo fossero percorribili, ne per me ne per nessun altro. Ho trascorso mesi a scendere insieme a lei nel profondo delle nostre anime e dei nostri pensieri. Ho sperato di poter risalire andando a cercare il fondo ma non l'ho trovato. Ho fatto capire a questa ragazza di cosa parlavo quando credevo in lei. Ho voluto che avesse gli occhi aperti su ciò che non conosceva e non aveva sentito. Ho solo la consapevolezza che, se è cambiato il suo modo di vedere e sentire la vita e i sentimenti, fortunato sarà chi la incontrerà da oggi.
Ho capito che spesso ci si accontenta di vivere in un rapporto di coppia mediocre, dove le basi fatte di rispetto, sincerità e affetto sono ritenute importanti a tal punto da poter bastare per vivere insieme. Vorrei che mi capiste bene e lo sottolineo: sono Le Basi su cui fondare un rapporto di coppia ma non sono quelle da sole che ti fanno vivere il resto dei tuoi giorni nella passione della vita. Però diventiamo sempre più deboli ogni volta che riceviamo un colpo e allora si rischia di credere che quelle basi siano tutto perchè la paura di farsi male è tale da fartele vedere come un porto sicuro da cui non volersi staccare.
Queste basi erano i pilasti del carattere della mia ex ragazza. Nei momenti di maggiore debolezza, di dolore insopportabile, per ciò che avevo subito dalla persona di cui mi ero innamorato di recente, le ho ricordate come un posto sicuro dal quale non avrei dovuto allontanarmi. Ho pensato che avrei dovuto fare di tutto per salvare quel rapporto, per farlo splendere di nuovo grattando via tutta quella ruggine. Ma poi capisci che è solo bisogno di interrompere per un po' la propria sofferenza. Era solo la debolezza dell'anima.
Per fortuna, credo, mi sono fermato e ho lasciato che tutto il mondo mi scorresse accanto. L'ho guardato un po' più da lontano e, seppur con tanta tristezza, ho visto le risposte di tanti miei "perchè".
Ho visto che quei "pilastri" in fondo non erano poi così forti e irremovibili. Vivo in un piccolo centro e prima o poi le cose ti accadono davanti agli occhi. Vedere che la menzogna ha lo stesso viso della sincerità è qualcosa che quando ti accade la prima volta ti fa morire dentro, per sempre. Quando la rivedi di nuovo, il sorriso amaro che senti sulle tue labbra ti ricorda solo che sei già morto da un pezzo.
Sapere che ha cominciato una storia nascosta con un uomo sposato e con un figlio, riconoscere i sotterfugi per non lasciar trapelare nulla, vedere ostentare la sua integrità... anche queste cose mi hanno dato una mano a trovare quelle risposte, che seppur tristi, cercavo da troppo tempo.
Nessuno di noi può aiutare o essere aiutato. E' vero, come tutte le esperienze, se non le vivi sulla tua pelle non potrai mai sapere cosa si prova. Ma in questa non esiste l'aiuto di una persona, anche se questa persona lo ha vissuto sulla propria pelle. Semplicemente non esiste aiuto. Non è nemmeno una questione di tempo. Quello serve solo ad illuderci che le ferite si siano rimarginate. Il resto della vita non è altro che il percorso intrapreso dopo il bivio di ogni giorno... e quando ti accade una cosa di queste non sei certo sulla strada che avresti voluto percorrere.

CRONOLOGIA DI UN DOLORE DA TRADIMENTO

Ho 52 anni, sono sposato da 24 anni ed ho tre figli. Il 04 luglio alle ore 21,30 mia moglie, che ha 46 anni, mi ha confessato che si è innamorata di un altro uomo, col quale ha una relazione da circa un mese. Mi ha anche detto che negli anni precedenti ha avuto due storie di poca importanza. Ho reagito chiedendole se era pronta ad affrontare le conseguenze della sua azione, poiché quando si tradisce il marito è perché non lo si ama più, pertanto io non potevo sopportare di stare con una donna che non mi amasse. Lei mi ha chiesto di avere pazienza e di darle tempo per riflettere, al che le ho risposto di decidere immediatamente, altrimenti l’unica soluzione sarebbe stata la separazione. Le ho quindi chiesto di troncare subito la sua relazione e di non vedere mai più quella persona. Ha acconsentito, ma forse non era sincera. Pensandoci bene, come si può interrompere una delle cose più belle della vita, cioè innamorarsi? Comunque ha detto che telefonava subito al suo nuovo amore, che chiameremo Carlo, per rompere la relazione. Adesso la mia vita è sconvolta, non so cosa fare. Mi rendo conto che io amo ancora mia moglie, ma che dovrò passare attraverso atroci sofferenze per superare questa fase della mia vita.
Oggi 07 luglio ho preso un’altra decisione: ho detto a mia moglie che non posso stare con lei se ama un altro. Le ho proposto di continuare la sua relazione e di rendersi conto se effettivamente ama quella persona e che soltanto se si renderà conto di non amarla potremo tentare di ricostruire il nostro rapporto. In caso contrario saranno dolori: ci aspetta lo spettro della separazione. Lei ha acconsentito e temo il peggio.
Inutile dire che mi sento affranto. Ho sbalzi d’umore e crisi di pianto, mi sembra di impazzire. Non riesco a svolgere il mio lavoro e sono molto preoccupato. Comunque spero di aver fatto la scelta giusta, anche se è tremendo resistere, ma devo farcela. Vorrei che domani lei tornasse da me per ricominciare, ma so che non è possibile. Per capire se è veramente innamorata dell’altro ci vorranno giorni, forse mesi, e nel frattempo vorrei cadere in un coma profondo.
Oggi 08 luglio il risveglio è stato meno peggiore del previsto, anche se ho dormito sul divano, che non è molto comodo. Ieri sera lei ha insistito perché io andassi nel letto matrimoniale con lei, ma non mi ha convinto. Le ho detto che se vado nello stesso letto mi viene voglia di toccarla, abbracciarla, di fare l’amore, ma questo non è possibile poiché lei, come tutti, può fare l’amore esclusivamente con la persona amata, che non sono io.
Mi accingo ad affrontare una nuova giornata di lavoro e devo riuscire a produrre qualcosa, altrimenti avrò molto presto, come se non bastasse, un ulteriore problema, questa volta di carattere economico.
Sono le 16,30. Oggi mi sono abbastanza concentrato sul lavoro, contrariamente a quanto mi aspettavo. Mi sento gratificato e cercherò di continuare così, anche perché non ho altra scelta. Per quello che più mi preme nessuna novità.
Sabato 12 luglio partiremo per una vacanza al mare, che per mia moglie ed i miei figli durerà due settimane e per me una soltanto. Tornerò a casa da solo per motivi di lavoro, e già ho l’angoscia di come sopportare di non avere lei accanto a me.
L’unico risvolto positivo che vedo in questa vicenda è di avere scoperto (o meglio riscoperto) cosa vuol dire amare. Di quanto tengo a lei e di quanto sono disposto a concedere pur di riaverla. Questo mi dà forza e mi fa intravedere uno spiraglio, fino a sperare che, comunque vadano le cose, io avrò una maggiore consapevolezza di me stesso e forse una maggiore autostima. Mi auguro che altrettanto valga per lei.
Adesso il plotter ha finito di stampare e devo continuare il mio lavoro. Sopraggiunga un po’ di serenità e si sciolga questo blocco che mi occlude il basso ventre, così sia.
Donna mia
Donna mia, torna ad amarmi, ad abbracciarmi, a coccolarmi.
Torna con me perché sono esclusivo, non avrò altra donna all’infuori di te.
Ti chiedo perdono per avermi tradito, per non aver ribadito ogni giorno che quello che più conta è viverti accanto nel bene e nel male.
Non chiedo pietà ma solo rispetto: non mentirmi mai più qualunque cosa accada.
Ma se è troppo tardi ed hai già deciso di lasciarmi, aspetta ancora un po’ a dirmelo o anzi dimmelo subito, ma non lo voglio sentire.
Dirti addio per sempre sarebbe insopportabile, resterei senza il tuo amore per tutta la vita.
Allora non cercherei un amore nuovo, e se col tempo si cambia non m’importa, io non cambierei.

VIOLENZE E TRADIMENTI

Ho 43 anni; sono stata fidanzata 5 anni e sposata 15.
Ho sempre avuto il sospetto di essere tradita,ma sono riuscita ad averne le prove quando la lei di turno ,dopo essere stata lasciata,si è vendicata di lui dicendomelo;mi è crollato il mondo addosso. Sono stata malissimo,ho perso molti chili,ero annientata. lui per interesse (l'ho capito dopo) ha finto di voler ricominciare da capo con me;è durata 2 mesi; poi ha ripreso a trattarmi come prima,facendomi sentire una nullità e portandomi spesso all'idea del suicidio. Sono stata trattenuta dall'idea dei miei due figli,e di quello che ne sarebbe stato di loro. Quando mi ha messo le mani addosso davanti ai bambini, prendendomi per il collo ,strangolarmi, è stato mio figlio di 12 anni ad intervenire. Sono scappata di casa e sono andata dai carabinieri che mi hanno indirizzata al pronto soccorso. Ho poi fatto una denuncia. La sera sono tornata a casa terrorizzata e ho vissuto per quasi un anno l'incubo più totale. Ho dormito tutto questo tempo nella camera dei bambini mettendo un materasso contro la porta per impedirgli di entrare. Ho chiesto la separazione e ormai è andato via da quasi 2 anni.
Quando leggo le testimonianze che dicono di voler dare una possibilità al traditore sto male: a me mio marito ha tolto tutto, la gioia,la fiducia negli uomini. Sto male perché sento il bisogno di amare, di condividere con qualcuno la vita. Invece sono sola, e mi pento di non aver chiesto la separazione prima e di avergli permesso di condizionarmi la vita in questo modo; mi fa male leggere di ragazze ventenni che già sono tradite e pensano che le cose potranno migliorare. E’ ora il momento di decidere,non a quaranta o cinquant'anni. L'uomo o la donna che merita di essere amato è quello (a) che ti rispetta tanto da non tradirti anche se ne ha l'occasione.