giovedì 22 marzo 2012

IL RUOLO DELL'AMANTE

Araxe Età: 32
Salve, ho letto con interesse le testimonianze della sofferenza in alcuni casi e  dell'arroganza in altri espresse da mogli che sono state tradite.
Capisco  che l'amante sia vista dai più come una persona insensibile ed egoista ma  vorrei riportare la mia esperienza e far notare che quando a spingere verso  una persona sono i sentimenti e non l'interesse ( economico o sociale)  allora il ruolo dell'amante è quello che nessuna donna vorrebbe o si  augurerebbe, capita e anche se fa male, anche se una parte di te sa che è  una corsa contro un muro non riesci a fermarti, continui a correre perchè  non si decide chi e quando amare, capita...
Sono stata "l'amante" di un uomo sposato per più di due anni, non mi  ritengo una poco di buono, una svampita, un'approfittatrice o una  rovinafamiglie, ho un lavoro più che dignitoso, una buona posizione  economica.
Ho incontrato lui per caso, qualche anno fa, avevo 28 anni lui 42  ne è nata un'amicizia diventata poi qualcosa di più profondo. Mi aveva  detto che aveva una donna sebbene all'inizio non sapevo che fossero  sposati, ma non cerco attenuanti, non credo che sarebbe cambiato molto.
Avevo la mia vita, una relazione con un mio coetaneo con cui stavamo insieme  da circa 6 anni, non avevo mai tradito prima, non avevo mai avuto avventure.
Di cosa volesse dire avere una relazione con un\'uomo impegnato non sapevo  nulla, l\'ho imparato sulla mia pelle giorno dopo giorno. Non ho mai chiesto  a lui di lasciare sua moglie, sebbene non avessero figli, ma dopo qualche  mese io ho lasciato la persona con cui stavo, era una storia finita e mi  sentivo \" sporca\" non meritava le mie bugie, così quando ho capito che il  mio cuore aveva deciso che strada prendere pur sapendo che era un azzardo ho  scelto. Non mi aspetto comprensione o conforto da coloro che leggeranno la  mia testimonianza ma spero in un briciolo di rispetto, tutto ha un prezzo  per me era ragionevole, ma vi assicuro che quando non si sceglie di fare  l\'amante per un tornaconto personale, e in ballo ci sono solo i sentimenti  si soffre e non poco. Poi quest\'estate tutto è cambiato, lei ha rotto lo  strano e per molti versi insano equilibrio che si era creato \"  dichiarandomi guerra\". Continue telefonate quando ci vedevamo, appuntamenti  e impegni improvvisi quando programmavamo i nostri incontri, tentato  controllo del telefono e del pc... Lecito per carità ma la tempistica è  parsa anche un po\' \" strana\". Non gli ho mai chiesto di scegliere perchè  sono sempre stata convinta de lei lo amasse non meno di quanto lo amassi io,  lei era parte della sua vita e certi passi non si possono chiedere o peggio imporre, ho cercato di rispettare nei limiti del possibile la loro storia,  non ho mai fatto domande, o preteso più tempo di quanto lui potesse  concedermene, anche se questo voleva dire spesso restare da sola, chiusa in  un dolore che non potevo confidare a nessuno, io ero la donna che non  esisteva...
Alla fine lui ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto all\'inizio per la  quale la nostra storia non sarebbe finita a causa di terzi, non ha  interrotto la nostra relazione quando le pressioni di lei si sono fatte  sempre più insistenti e quando alla fine esasperata e consapevole credo che  non mi avrebbe lasciata, lei lo ha fatto seguire, lui ha fatto i bagagli e  ha lasciato casa. So bene che non ha scelto me piuttosto che lei ma ha agito  per una questione di principio, tuttavia non posso ignorare il fatto che non  mi abbia allontanata quando avrebbe avuto tutto l\'interesse a farlo, dopo  tutto quello che sua moglie voleva era un ristabilire i ruoli, la prova che  io fossi solo una sbandata senza importanza. Non dico che questo sia il  migliore esempio di amore, ma per me ha valore, per me significa qualcosa e  questo qualcosa vale le rinunce e i sacrifici fatti in questi anni. Molte  donne pensano alle amanti come alle "puttane" di turno, tuttavia voglio  far presente una riflessione: le prostitute per definizione si fanno pagare,  ad oggi se c\'è qualcuno che ha imposto un " prezzo" ai suoi sentimenti è  stata lei non io. Il matrimonio è un impegno è vero ma quando a venir meno  sono le basi di complicità e dialogo e gli stessi sentimenti vacillano è  giusto che due persone continuino a stare insieme solo per " contratto"?
Si può davvero pensare che un atto giuridico sancisca la proprietà di una  persona? Se è così sono contenta di non essere mai stata affetta dalla  sindrome dell\'anello. Non dico che lei non abbia sofferto ma alla fine ha  fatto ciò che molte mogli fanno ha usato la sua posizione per averne un  beneficio economico, e questo mi fa rabbia. Perchè vedete una donna  innamorata non ci mette due anni a capire che c\'è qualcosa che non va, non  resta a dormire beata mentre il marito è al telefono o al pc con \"  l\'altra\" tutte le notti, non fa finta di niente se ha la percezione di una  terza persona. Io non ho preso solo i momenti di passione e tenerezza ma  anche quelli di sconforto, i problemi lavorativi, le giornate no, gli sbalzi  di umore ed oggi l\'enorme senso di responsabilità nei confronti di una  persona che sia pure in modo indiretto a causa mia ha dovuto rinunciare a  quanto aveva contribuito a creare in 10 anni. Lei mi ha usata come pedina al  momento giusto, l\'arma di ricatto per ottenere la sua sottomissione e il  suo pentimento e non avendoli i suoi soldi. Pensava forse che questo mi  avrebbe indotta a ritenerlo meno interessante o appetibile? Non è questo che  molte mogli pensano? Beh forse sarò un\'eccezione ma a me non è mai  importato di ciò che lui aveva non ho mai voluto regali, inviti, viaggi, amo  la persona che è non quello che aveva e forse è per questo che oggi posso  svegliarmi tra le sue braccia. Araxe