martedì 2 settembre 2008

VITTIMA DI UN DIABOLICO DISEGNO

E' una storia diversa... ma in fondo uguale alle altre.
Sono stato innamorato di una donna da quando eravamo ragazzini, siamo stati insieme per metà della nostra vita. Poi le incompatibilità sono diventate ruggini e la ruggine mangia tutto. E' stata la persona più importante della mia vita ma a volte gli eventi ti allontanano come fossero un tornado.
Ho conosciuto una ragazza con la quale abbiamo cominciato a frequentarci. Non riuscivo a credere che si potesse trovare una persona che ti estasiasse con ogni singola sfumatura del suo essere. L'illusione che "l'altra meta della mela" fosse possibile. Siamo andati avanti per oltre un anno e ogni giorno credevo che fossi l'uomo più fortunato del mondo. Non ho mai fatto tanto per qualcuno, non ho mai rispettato e protetto qualcuno fino a quel punto. Mai nessuno mi aveva fatto sentire così importante. Mai nessuno mi aveva illuso fino a quel punto.
Oggi posso solo dire di essere stato la vittima di ancora non so quale diabolico disegno. Sto cercando di capire se la mia vita dovesse riservarmi tutto questo perchè in qualche modo lo meritassi. Eppure non ci riesco.
Sono stato tradito da questa persona, sono stato tradito sempre sessualmente. Sono stato tradito con una persona a me estranea per la quale ha provato interesse. Sono stato tradito sessualmente con un mio amico stretto perchè il piacere che dava tale trasgressione è stata più forte di qualunque sentimento. Ho seguito strade che non pensavo fossero percorribili, ne per me ne per nessun altro. Ho trascorso mesi a scendere insieme a lei nel profondo delle nostre anime e dei nostri pensieri. Ho sperato di poter risalire andando a cercare il fondo ma non l'ho trovato. Ho fatto capire a questa ragazza di cosa parlavo quando credevo in lei. Ho voluto che avesse gli occhi aperti su ciò che non conosceva e non aveva sentito. Ho solo la consapevolezza che, se è cambiato il suo modo di vedere e sentire la vita e i sentimenti, fortunato sarà chi la incontrerà da oggi.
Ho capito che spesso ci si accontenta di vivere in un rapporto di coppia mediocre, dove le basi fatte di rispetto, sincerità e affetto sono ritenute importanti a tal punto da poter bastare per vivere insieme. Vorrei che mi capiste bene e lo sottolineo: sono Le Basi su cui fondare un rapporto di coppia ma non sono quelle da sole che ti fanno vivere il resto dei tuoi giorni nella passione della vita. Però diventiamo sempre più deboli ogni volta che riceviamo un colpo e allora si rischia di credere che quelle basi siano tutto perchè la paura di farsi male è tale da fartele vedere come un porto sicuro da cui non volersi staccare.
Queste basi erano i pilasti del carattere della mia ex ragazza. Nei momenti di maggiore debolezza, di dolore insopportabile, per ciò che avevo subito dalla persona di cui mi ero innamorato di recente, le ho ricordate come un posto sicuro dal quale non avrei dovuto allontanarmi. Ho pensato che avrei dovuto fare di tutto per salvare quel rapporto, per farlo splendere di nuovo grattando via tutta quella ruggine. Ma poi capisci che è solo bisogno di interrompere per un po' la propria sofferenza. Era solo la debolezza dell'anima.
Per fortuna, credo, mi sono fermato e ho lasciato che tutto il mondo mi scorresse accanto. L'ho guardato un po' più da lontano e, seppur con tanta tristezza, ho visto le risposte di tanti miei "perchè".
Ho visto che quei "pilastri" in fondo non erano poi così forti e irremovibili. Vivo in un piccolo centro e prima o poi le cose ti accadono davanti agli occhi. Vedere che la menzogna ha lo stesso viso della sincerità è qualcosa che quando ti accade la prima volta ti fa morire dentro, per sempre. Quando la rivedi di nuovo, il sorriso amaro che senti sulle tue labbra ti ricorda solo che sei già morto da un pezzo.
Sapere che ha cominciato una storia nascosta con un uomo sposato e con un figlio, riconoscere i sotterfugi per non lasciar trapelare nulla, vedere ostentare la sua integrità... anche queste cose mi hanno dato una mano a trovare quelle risposte, che seppur tristi, cercavo da troppo tempo.
Nessuno di noi può aiutare o essere aiutato. E' vero, come tutte le esperienze, se non le vivi sulla tua pelle non potrai mai sapere cosa si prova. Ma in questa non esiste l'aiuto di una persona, anche se questa persona lo ha vissuto sulla propria pelle. Semplicemente non esiste aiuto. Non è nemmeno una questione di tempo. Quello serve solo ad illuderci che le ferite si siano rimarginate. Il resto della vita non è altro che il percorso intrapreso dopo il bivio di ogni giorno... e quando ti accade una cosa di queste non sei certo sulla strada che avresti voluto percorrere.

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