domenica 6 settembre 2009

COME SUPERARE LA REALTA' DI TRADITA

Caro collega (sono anch'io psicologa), come si fa ad affrontare il tradimento quando lo abbiamo "sentito" per circa un anno, lo abbiamo scoperto, sappiamo perchè c'è stato e che cosa dovremmo fare ma, ahimè, il dolore e la rabbia prendono il sopravvento? Come riuscire ad affrontare lucidamente la realtà di TRADITA? Ti saluto e ringrazio. Marisa
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Salve collega, mi poni una domanda che richiede ben altro spazio. Posso solo dirti che il processo è simile all'elaborazione di un lutto. Nella prima fase devi accettare il dolore che comporta l'essere tradita per quanto sia dilaniante. La circostanza che si sia stata 'una gestazione' di un anno non cambia di molto il dolore, perchè la componente emotiva rimane forte. La 'lucidità' può subentrare solo a distanza di tempo quanto la componente emotiva del dolore e della rabbia cala e l'aspetto cognitivo s'impone. Se vuoi puoi partecipare ad uno dei prossimi seminari esperienziali ed in quella sede confrontare il tuo dolore e rabbia con quello altrui. Saluti
Dott. Roberto Cavaliere
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Grazie, Roberto. Conoscevo le parole che mi avresti scritto, ma il leggerle, come dire, produce ben altro effetto rispetto al solo saperle!
Parteciperei volentieri ad uno dei tuoi seminari, ma purtroppo non abito molto vicino e ho un bambino di pochi mesi da accudire.
Se vuoi "usa" la mia storia a titolo esemplificativo: è da manuale il fatto che il tradimento sia iniziato durante la mia gravidanza. C'è poi un fatto "aggravante" che, a mio avviso, lo rende un "caso": tra gli argomenti di cui mi occupo ci sono la teoria dell'attaccamento, la transizione dalla diade alla triade, la genitorialità...
Dillo alle donne dei tuoi corsi: sapere cosa si dovrebbe fare spesso non facilita il farlo. Il fatto che si conoscano fin da subito le cause del tradimento non diminuisce il dolore. Quando il tradimento arriva bisogna prima di tutto accettarlo, anche se il "sapere" può ostacolare il processo di elaborazione. Vivere le emozioni che ne derivano è il passaggio più difficile, ma necessario...
Anche leggere il sito mi ha fatto bene, grazie ancora. Marisa

1 commento:

ales ha detto...

Anch'io sono entrata a far parte del numeroso gruppo dei "traditi".
Pensavo, peccando forse di presunzione, di avere al mio fianco un uomo diverso da tutti, che non approvava i comportamenti meschini di chi tradiva, che mi diceva che io ero la sua metà quella migliore, che senza di me non era nessuno, che mi dedicava le canzoni d'amore, che mi fotografava in continuazione, che mi scriveva sempre lettere piene d'amore, che mi diceva che potevo dormire sonni tranquilli perchè lui non mi avrebbe mai e poi mai tradito, ecc...ecc...
Mi sento male,dopo 30 anni di vita insieme mi sono accorta di avere al mio fianco un perfetto sconosciuto, questo gesto mi ha "ucciso".
Lui dice di amarmi alla follia e anche quando mi stava tradendo non ha mai smesso di farlo, a me pare un'assurdità, qualcuno me lo può spiegare???
Tutte le mie sicurezze sono svanite, ho paura.
Stiamo cercando di andare avanti, io vorrei perdonare ma, il pensiero di lui che si "rotola" con lei, mi devasta.
Mi sento umiliata, sminuita ecc ecc..
Sono viva fisicamente ma, dentro ho la morte.
Avevo bisogno di sfogarmi un pò..
Ales